Ciao a tutti! E' da un bel po' di tempo che non racconto qualcuna delle mie storie ed il motivo principale é che non volevo lasciare tracce per i cinesi che mi stavamo seguendo. Spero che ve li ricordiare dall'episodio precedente. Da anni desideravo andare in Messico, ma sono stato occupato a girare il mondoin lungo ed in largo. Volevo scegliere un'occasione speciale per compiere un tale viaggio ed eccola arrivata, sono qui! L'evento concreto che voglio vivere sulla mia pelle é la festa dei morti in Messico, il "Dia de los Muertos". É stato un grande onore poter pernottare a Cittá del Messico dal mio vecchio amico Javier Ricardo Pena. Con il suo aiuto e quello della sua famiglia ho avuto l'opportunitá di vivere a pieno il "Dia de los Muertos". Da dove provengono le usanze della festa dei morti in Messico? Perché sono tanto diverse da quelle della festa dei morti in Ungheria? Prima dell'epoca spagnola si credeva che i morti continuassero a vivere in un altro mondo, ma che la loro anima rimanesse in forte connessione con le loro famiglie. Quando arrivarono i conquistatori spagnoli portando la cristianitá, le vecchie tradizioni si mescolarono alle nuove tradizioni cattoliche e dalla festa dei morti messicana é nata la festivitá, cosí come la vediamo oggi.
La visita della cittá é sempre stata ció a cui non rinuncio quando sono in viaggio. Adesso ho avuto tempo soltanto di fare un giro per Plaza de la Constitución che é in pratica la piazza principale di Cittá del Messico circondata da monumenti meravigliosi. L'altra attrazione era la Bosque de Chapultepec, un parco gigantesco molto piú bello del Schönbrunn di Vienna.
Potete ben immaginare che, non avendo mai mancato la degustazione di pietanze locali, anche stavolta non soo stato da meno. Il io amico Pena mi ha portato in un bel ristorantino dove ho mangiato il mole poblano. Si tratta di un piatto dolciastro a base di pollo e ne esistono di molti tipi. Un'altra pietanza é stata il barbacoa. Qui viene preparato con l'agnello e contiene salsa, cipolla tagliata a cubetti, coriandolo su cui avvolgono una bella porzione di lime. Ovviamente volevo anche bere qualcosa di particolare, cosí mi hanno fatto bere il vino di agave chiamato pulque e, che ci creda o no, ha lo stesso aspetto del latte.
Il giorno dopo ho partecipato alla sfilata allestita nel centro della cittá. Ho indossato una maschera originale, come vedi. E' stata una sensazione favolosa quella di trovarmi lí.